COS'È IL MODELLO INTRASTAT?

Il Modello o elenco Intrastat è un documento che registra le transazioni commerciali avvenute all'interno della Comunità Europea, sia in termini di vendita che di acquisto, condotte dal titolare della partita IVA durante un determinato intervallo temporale. Il Modello Intrastat, fa parte del più ampio Sistema Intrastat: introdotto dall' art. 50 del D.L. 331/1993, successivamente all'abolizione delle barriere nell'Unione Europea, è il complesso di procedure finalizzate a:

  • vigilare fiscalmente sugli scambi di beni e servizi intracomunitari effettuati da operatori nazionali con il resto della Comunità Europea.
  • generare statistiche relative agli scambi di beni effettuati da operatori nazionali con il resto della Comunità Europea.

COME E QUANDO SI PRESENTA?

Il Modello Intrastat va inviato in formato digitale all'Agenzia delle Dogane online entro il 25° giorno del mese successivo al periodo di interesse; l’invio può essere effettuato direttamente da parte dei contribuenti o mediante intermediari, anche utilizzando i messi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.


PERIODICITÀ - FREQUENZA DELLA PRESENTAZIONE DEL MODELLO

La presentazione del Modello Intrastat può avvenire:

  1. trimestralmente, da parte dei contribuenti che hanno effettuato operazioni durante i quattro trimestri precedenti e per ogni categoria di operazioni, a condizione che l'importo totale trimestrale non superi i 50.000 euro.
  2. mensilmente, da parte dei contribuenti che non soddisfano le condizioni menzionate al punto precedente.

Se un contribuente ha avviato la propria attività da meno di quattro trimestri, deve presentare gli elenchi trimestralmente, a condizione che, nei trimestri già trascorsi, soddisfi i requisiti indicati nel punto "a".

Il contribuente, tenuto a presentare gli elenchi trimestrali, ha l'opzione di optare per la periodicità mensile per l'intero anno solare.

I contribuenti che presentano l’elenco Intrastat trimestralmente e che superano la soglia di 50.000 euro in un trimestre, devono passare alla periodicità mensile a partire dal mese successivo a quello in cui il limite è stato superato. In questo caso, per i periodi mensili già trascorsi, devono essere presentati gli elenchi riassuntivi con le necessarie annotazioni.


INTRASTAT: RAVVEDIMENTO E SANZIONI

Nel caso in cui la dichiarazione Intrastat non sia presentata entro il termine previsto, è possibile optare per il ravvedimento operoso, da eseguirsi entro la presentazione della dichiarazione Iva annuale, al fine di rettificare e regolarizzare la situazione e di pagare una sanzione ridotta. La sanzione associata al ravvedimento operoso dipende dalla quantità di giorni di ritardo dalla scadenza; per pagarla, si utilizza il codice tributo 8911 utilizzando il modello F24.

Sono sanzionabili, in base a quanto stabilito dall’art.11 co.4 D.Lgs. 471/1997:

  1. l’omessa o tardiva presentazione del modello
  2. l’incompleta, inesatta o irregolare compilazione del modello.

Invece, non sono previste sanzioni in caso correzione dei dati inesatti e l’integrazione dei dati mancanti se effettuate e comunicate entro il termine di 30 giorni dalla richiesta degli uffici doganali.

La mancata o omessa dichiarazione Intrastat comporta una penalità che oscilla tra 500 e 1.000 euro, mentre il ritardo nella dichiarazione, eseguita entro i di 30 giorni dalla richiesta dell'ente, prevede una sanzione dimezzata che varia tra 250 e 500 euro.

Invece, nel caso in cui si verifichi una presentazione dell'elenco che sia incompleta, inaccurata o irregolare, la penalità sarà nell'intervallo compreso tra 500 e 1.000 euro; in caso, invece, si correggano errori ed omissioni successivamente la notifica da parte dell'Amministrazione, l'importo ammonta a 100 euro, cioè l'1/5 del minimo previsto.

Il ravvedimento operoso, quindi, si effettua pagando la sanzione con modello F24, indicando il codice tributo 8911 e l’anno di riferimento quello cui la violazione si riferisce.

Infatti, le sanzioni variano in base al tempo trascorso dalla scadenza:

  1. entro i primi 90 giorni successivi alla scadenza del termine di presentazione dell'elenco Intrastat, la sanzione è stabilita al 1/9 del minimo, equivalente a € 55,56;
  2. nel periodo di presentazione della dichiarazione IVA dell'anno in cui è stata commessa la violazione, la sanzione è fissata al 1/8 del minimo, pari a € 62,50;
  3. nel periodo di presentazione della dichiarazione IVA relativa all'anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione, la sanzione è stabilita al 1/7 del minimo, ossia € 71,42;
  4. oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'IVA dell'anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione, la sanzione aumenta al 1/6 del minimo, che corrisponde a € 83,33.

L'importo delle sanzioni aumenta progressivamente con il passare del tempo senza regolarizzazione; pertanto, è di fondamentale importanza aderire ai termini previsti al fine di evitare penalità più onerose.

Il ravvedimento operoso costituisce un meccanismo per risolvere la situazione in modo favorevole, consentendo di pagare sanzioni ridotte qualora ci si accorga dell'errore e si agisca prontamente per correggerlo.

Nel caso di multiple violazioni, è possibile l'applicazione del concorso in violazioni, disciplinato dall'ex articolo 12 del Decreto Legislativo n. 472/1997, che prevede l'incremento della sanzione più grave di un intervallo compreso tra il 25% e il 200%.

Queste penalità si rivolgono ai contribuenti IVA che conducono attività di scambio commerciale con paesi dell'Unione Europea, con volumi mensili pari o superiori a € 750.000.

Le sanzioni previste per omissioni o inaccuratezze nei dati statistici negli elenchi INTRASTAT sono regolate dagli articoli 7 e 11 del Decreto Legislativo n. 322/1989 e sono categorizzate come segue:

  • Per le persone fisiche, l'ammenda varia da € 206 a € 2.065.
  • Per enti e società, l'ammenda oscilla tra € 516 e € 5.164.

Queste sanzioni possono essere applicate una sola volta per ciascun elenco INTRASTAT mensile inesatto o incompleto, indipendentemente dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato.

Nel caso di controversie, è possibile concordare una definizione entro 60 giorni dalla notifica, pagando solamente un terzo dell'ammenda richiesta.


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COS'È IL MODELLO INTRASTAT?

Il Modello o elenco Intrastat è un documento che registra le transazioni commerciali avvenute all'interno della Comunità Europea, sia in termini di vendita che di acquisto, condotte dal titolare della partita IVA durante un determinato intervallo temporale. Il Modello Intrastat, fa parte del più ampio Sistema Intrastat: introdotto dall' art. 50 del D.L. 331/1993, successivamente all'abolizione delle barriere nell'Unione Europea, è il complesso di procedure finalizzate a:

  • vigilare fiscalmente sugli scambi di beni e servizi intracomunitari effettuati da operatori nazionali con il resto della Comunità Europea.
  • generare statistiche relative agli scambi di beni effettuati da operatori nazionali con il resto della Comunità Europea.

COME E QUANDO SI PRESENTA?

Il Modello Intrastat va inviato in formato digitale all'Agenzia delle Dogane online entro il 25° giorno del mese successivo al periodo di interesse; l’invio può essere effettuato direttamente da parte dei contribuenti o mediante intermediari, anche utilizzando i messi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.


PERIODICITÀ - FREQUENZA DELLA PRESENTAZIONE DEL MODELLO

La presentazione del Modello Intrastat può avvenire:

  1. trimestralmente, da parte dei contribuenti che hanno effettuato operazioni durante i quattro trimestri precedenti e per ogni categoria di operazioni, a condizione che l'importo totale trimestrale non superi i 50.000 euro.
  2. mensilmente, da parte dei contribuenti che non soddisfano le condizioni menzionate al punto precedente.

Se un contribuente ha avviato la propria attività da meno di quattro trimestri, deve presentare gli elenchi trimestralmente, a condizione che, nei trimestri già trascorsi, soddisfi i requisiti indicati nel punto "a".

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INTRASTAT: RAVVEDIMENTO E SANZIONI

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Invece, nel caso in cui si verifichi una presentazione dell'elenco che sia incompleta, inaccurata o irregolare, la penalità sarà nell'intervallo compreso tra 500 e 1.000 euro; in caso, invece, si correggano errori ed omissioni successivamente la notifica da parte dell'Amministrazione, l'importo ammonta a 100 euro, cioè l'1/5 del minimo previsto.

Il ravvedimento operoso, quindi, si effettua pagando la sanzione con modello F24, indicando il codice tributo 8911 e l’anno di riferimento quello cui la violazione si riferisce.

Infatti, le sanzioni variano in base al tempo trascorso dalla scadenza:

  1. entro i primi 90 giorni successivi alla scadenza del termine di presentazione dell'elenco Intrastat, la sanzione è stabilita al 1/9 del minimo, equivalente a € 55,56;
  2. nel periodo di presentazione della dichiarazione IVA dell'anno in cui è stata commessa la violazione, la sanzione è fissata al 1/8 del minimo, pari a € 62,50;
  3. nel periodo di presentazione della dichiarazione IVA relativa all'anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione, la sanzione è stabilita al 1/7 del minimo, ossia € 71,42;
  4. oltre il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'IVA dell'anno successivo a quello in cui è stata commessa la violazione, la sanzione aumenta al 1/6 del minimo, che corrisponde a € 83,33.

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Nel caso di multiple violazioni, è possibile l'applicazione del concorso in violazioni, disciplinato dall'ex articolo 12 del Decreto Legislativo n. 472/1997, che prevede l'incremento della sanzione più grave di un intervallo compreso tra il 25% e il 200%.

Queste penalità si rivolgono ai contribuenti IVA che conducono attività di scambio commerciale con paesi dell'Unione Europea, con volumi mensili pari o superiori a € 750.000.

Le sanzioni previste per omissioni o inaccuratezze nei dati statistici negli elenchi INTRASTAT sono regolate dagli articoli 7 e 11 del Decreto Legislativo n. 322/1989 e sono categorizzate come segue:

  • Per le persone fisiche, l'ammenda varia da € 206 a € 2.065.
  • Per enti e società, l'ammenda oscilla tra € 516 e € 5.164.

Queste sanzioni possono essere applicate una sola volta per ciascun elenco INTRASTAT mensile inesatto o incompleto, indipendentemente dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato.

Nel caso di controversie, è possibile concordare una definizione entro 60 giorni dalla notifica, pagando solamente un terzo dell'ammenda richiesta.


iCRIBIS, è il canale e-commerce di Cribis D&B per accedere alla banca dati di Informazioni Commerciali sulle imprese. iCRIBIS soddisfa le esigenze di piccole imprese e professionisti, che hanno la necessità di tutelare i propri crediti e di ridurre gli insoluti. È la scelta quotidiana di migliaia di piccole aziende e privati che, in modo semplice e conveniente, riescono a informarsi su clienti, fornitori e concorrenti, con la garanzia di dati di qualità, accessibili in qualsiasi momento direttamente online.