IL RETAIL DELL'ABBIGLIAMENTO IN ITALIA


Il codice 47.71 della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 è quello dedicato al commercio al dettaglio di articoli d’abbigliamento in esercizi specializzati. In occasione di Pitti Uomo, la kermesse dedicata alla moda maschile che sarà in scena alla Fortezza da Basso di Firenze dal 13 al 16 giugno, proponiamo un focus sul retail dell’abbigliamento per adulti in Italia. 

retail abbigliamento Italia

I commercianti al dettaglio del settore trattano per il 71,3% articoli d’abbigliamento per uomo e donna; il 22,8% biancheria personale, maglieria e camicie; il 4,8% accessori (cappelli, ombrelli, guanti, cravatte e bretelle) e il restante 1,1% pellicce e capi in pelle.

Geograficamente circa quattro attività su dieci si trovano nel Mezzogiorno, con un peso complessivo vicino al 42% (il 31,7% al Sud e il 10,3 nelle isole). Seguono l’Italia centrale con il 21,5% delle attività, il Nord-Ovest con il 20,4% e il Nord-Est con il 16,1%. La Campania è la regione con la più alta densità d’imprese (15,2%). Percentuale in doppia cifra anche per la Lombardia (11,4%) e il Lazio (10,6%), completano le prime dieci posizioni la Puglia (8,2%), la Sicilia (8%), la Toscana (6,9%), L’Emilia-Romagna (6,8%), il Veneto (6,5%), il Piemonte (5,9%) e la Calabria (3,9%).

Il tessuto imprenditoriale è caratterizzato dalla netta presenza di micro imprese (96,8%), nella maggior parte dei casi ditte individuali (65%). Complessivamente ogni attività imprenditoriale ha una media di circa 2,5 dipendenti, in gran parte donne: nel 54,4% delle attività, infatti, la percentuale femminile supera i tre quarti dei lavoratori totali.

La stragrande maggioranza delle aziende del settore presidia in maniera insufficiente il canale web: solo il 6,2% del totale possiede un proprio sito aziendale, mentre solo l’1,5% delle imprese del settore si avvale di una soluzione per il commercio elettronico, strumento attraverso il quale passa la ripresa, in particolare, per i negozi e le realtà più piccole. 

Le imprese di cui si conosce il fatturato (circa il 69% del totale) si attestano per l’1,6% nella fascia 10.000 – 49.000 €, per l’1,8% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 50,9% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 9,4% nella fascia 500.000 - 999.999 € e per il 4,3% nella fascia 1.000.000 - 4.999.999. Poche le attività commerciali che generano un giro d’affari superiore ai 10.000.000 € (0,6%) o inferiore ai 10.000 € (0,4%).

Nella “top ten” per fatturato delle imprese che commercializzano articoli d’abbigliamento per adulti troviamo:

  1. Giorgio Armani Retail Srl
  2. Ezi S.p.a.
  3. Diffusione tessile Srl
  4. Hermes Italie Spa
  5. T.R.S. Evolution Spa
  6. Luisa Via Roma Spa
  7. S.E.K.I. Srl 
  8. G & B Negozio Spa
  9. Modisti Srl
  10. Mango Italia Srl

 

IL RETAIL DELL'ABBIGLIAMENTO IN ITALIA


Il codice 47.71 della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 è quello dedicato al commercio al dettaglio di articoli d’abbigliamento in esercizi specializzati. In occasione di Pitti Uomo, la kermesse dedicata alla moda maschile che sarà in scena alla Fortezza da Basso di Firenze dal 13 al 16 giugno, proponiamo un focus sul retail dell’abbigliamento per adulti in Italia. 

retail abbigliamento Italia

I commercianti al dettaglio del settore trattano per il 71,3% articoli d’abbigliamento per uomo e donna; il 22,8% biancheria personale, maglieria e camicie; il 4,8% accessori (cappelli, ombrelli, guanti, cravatte e bretelle) e il restante 1,1% pellicce e capi in pelle.

Geograficamente circa quattro attività su dieci si trovano nel Mezzogiorno, con un peso complessivo vicino al 42% (il 31,7% al Sud e il 10,3 nelle isole). Seguono l’Italia centrale con il 21,5% delle attività, il Nord-Ovest con il 20,4% e il Nord-Est con il 16,1%. La Campania è la regione con la più alta densità d’imprese (15,2%). Percentuale in doppia cifra anche per la Lombardia (11,4%) e il Lazio (10,6%), completano le prime dieci posizioni la Puglia (8,2%), la Sicilia (8%), la Toscana (6,9%), L’Emilia-Romagna (6,8%), il Veneto (6,5%), il Piemonte (5,9%) e la Calabria (3,9%).

Il tessuto imprenditoriale è caratterizzato dalla netta presenza di micro imprese (96,8%), nella maggior parte dei casi ditte individuali (65%). Complessivamente ogni attività imprenditoriale ha una media di circa 2,5 dipendenti, in gran parte donne: nel 54,4% delle attività, infatti, la percentuale femminile supera i tre quarti dei lavoratori totali.

La stragrande maggioranza delle aziende del settore presidia in maniera insufficiente il canale web: solo il 6,2% del totale possiede un proprio sito aziendale, mentre solo l’1,5% delle imprese del settore si avvale di una soluzione per il commercio elettronico, strumento attraverso il quale passa la ripresa, in particolare, per i negozi e le realtà più piccole. 

Le imprese di cui si conosce il fatturato (circa il 69% del totale) si attestano per l’1,6% nella fascia 10.000 – 49.000 €, per l’1,8% nella fascia 50.000 – 99.999 €, per il 50,9% nella fascia 100.000 - 499.999 €, per il 9,4% nella fascia 500.000 - 999.999 € e per il 4,3% nella fascia 1.000.000 - 4.999.999. Poche le attività commerciali che generano un giro d’affari superiore ai 10.000.000 € (0,6%) o inferiore ai 10.000 € (0,4%).

Nella “top ten” per fatturato delle imprese che commercializzano articoli d’abbigliamento per adulti troviamo:

  1. Giorgio Armani Retail Srl
  2. Ezi S.p.a.
  3. Diffusione tessile Srl
  4. Hermes Italie Spa
  5. T.R.S. Evolution Spa
  6. Luisa Via Roma Spa
  7. S.E.K.I. Srl 
  8. G & B Negozio Spa
  9. Modisti Srl
  10. Mango Italia Srl

 

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