QUAL É LO STATO DELLE STARTUP IN ITALIA


La domanda a cui proveremo a dare risposta in questo approfondimento è la seguente: come stanno le startup innovative in Italia? Qual è lo stato attuale dell’ecosistema italiano e quali caratteristiche lo contraddistinguono?   

startup Italia

Partiamo col dire che la popolazione delle imprese che compongono l’ecosistema è in considerevole aumento: +44% rispetto a marzo dello scorso anno, arrivando ad agosto 2017 oltre quota 6500 unità. Nel mondo delle startup, quindi, si conferma una tendenza di crescita maggiore rispetto alla natalità complessiva di imprese in Italia.

Ulteriore elemento che fa riflettere è la distribuzione territoriale di queste nuove imprese, che si conferma prevalente nell’Italia centro-settentrionale: circa 3 imprese su 5, infatti, si trovano tra Lombardia (23%), Emilia-Romagna (11,1%), Lazio (9,7%) e Veneto (8,8%). La Campania con il 7,1% del totale guadagna la quinta posizione, occupata lo scorso anno dal Piemonte (5,4%), confermandosi la prima regione di un Meridione tutt’altro che fermo sul fronte dell’innovazione: il 23,5% delle startup si concentra proprio al Sud (16,7%) e nelle Isole (7%), dove le regioni più dinamiche, oltre alla già citata Campania, sono la Sicilia (5%), la Puglia (3,9%) l’Abruzzo e la Calabria (entrambe intorno al 2,3%).

La provincia col più alto numero di startup è Milano (15,7%), seguono: Roma (8,4%), Torino (3,8%), Bologna (3,2%), Napoli (3,2%), Padova (2,6%), Modena (2%), Trento (1,9%), Firenze (1,8%) e Salerno (1,8%). Ancora una volta le percentuali fotografano una distribuzione disorganica, che segue la geografia delle principali “palestre d’innovazione” italiane (Polihub, I3P, Luiss EnLabs, AlmaCube, Start Cube e Knowbel). Una frammentarietà delle aree “startup friendly” che si ripercuote sull’incapacità di generare sinergie tra le varie realtà e quindi sulla capacità di essere competitivi rispetto ai principali hub mondiali (San Francisco, New York, Tel Aviv, Boston, Parigi, Londra).  

Rimangono sostanzialmente invariate le caratteristiche dell’impresa innovativa tipo. Quest’ultima, infatti, nel 31,9% dei casi è impegnata nella produzione di software e nella consulenza informatica, impiega in media poco meno di due dipendenti e nel 60,4% dei casi ha una percentuale femminile tra i suoi dipendenti inferiore al 10%.

Migliorano, invece, le performance economiche: tra le startup di cui si conosce il fatturato (circa il 43,1% del totale), cresce la percentuale delle “startup milionarie” (l’1,2% ha un giro d’affari superiore al 1.000.000 €) e di quelle che dichiarano tra i 100.000 € e i 499.999 € (il 9,7% del totale); l’1,6% fattura tra i 500.000 e 999.999 €, il 6,1% tra i 50.000 e i 99.999€ e il restante 24,5% dichiara un fatturato inferiore ai 50.000€ annui.

Nella classifica delle prime dieci startup con il fatturato maggiore troviamo:

Kompany Srl
Opera Srl
Bonetti & Partners Srl
Zenith Alluminio Srl
One Power&Gas Spa
A.R.S. Tech Srl
Officine Del Bello Srl
Bending Spoons Srl
Newatt Srl
Last Technology Srl

 

 

QUAL É LO STATO DELLE STARTUP IN ITALIA


La domanda a cui proveremo a dare risposta in questo approfondimento è la seguente: come stanno le startup innovative in Italia? Qual è lo stato attuale dell’ecosistema italiano e quali caratteristiche lo contraddistinguono?   

startup Italia

Partiamo col dire che la popolazione delle imprese che compongono l’ecosistema è in considerevole aumento: +44% rispetto a marzo dello scorso anno, arrivando ad agosto 2017 oltre quota 6500 unità. Nel mondo delle startup, quindi, si conferma una tendenza di crescita maggiore rispetto alla natalità complessiva di imprese in Italia.

Ulteriore elemento che fa riflettere è la distribuzione territoriale di queste nuove imprese, che si conferma prevalente nell’Italia centro-settentrionale: circa 3 imprese su 5, infatti, si trovano tra Lombardia (23%), Emilia-Romagna (11,1%), Lazio (9,7%) e Veneto (8,8%). La Campania con il 7,1% del totale guadagna la quinta posizione, occupata lo scorso anno dal Piemonte (5,4%), confermandosi la prima regione di un Meridione tutt’altro che fermo sul fronte dell’innovazione: il 23,5% delle startup si concentra proprio al Sud (16,7%) e nelle Isole (7%), dove le regioni più dinamiche, oltre alla già citata Campania, sono la Sicilia (5%), la Puglia (3,9%) l’Abruzzo e la Calabria (entrambe intorno al 2,3%).

La provincia col più alto numero di startup è Milano (15,7%), seguono: Roma (8,4%), Torino (3,8%), Bologna (3,2%), Napoli (3,2%), Padova (2,6%), Modena (2%), Trento (1,9%), Firenze (1,8%) e Salerno (1,8%). Ancora una volta le percentuali fotografano una distribuzione disorganica, che segue la geografia delle principali “palestre d’innovazione” italiane (Polihub, I3P, Luiss EnLabs, AlmaCube, Start Cube e Knowbel). Una frammentarietà delle aree “startup friendly” che si ripercuote sull’incapacità di generare sinergie tra le varie realtà e quindi sulla capacità di essere competitivi rispetto ai principali hub mondiali (San Francisco, New York, Tel Aviv, Boston, Parigi, Londra).  

Rimangono sostanzialmente invariate le caratteristiche dell’impresa innovativa tipo. Quest’ultima, infatti, nel 31,9% dei casi è impegnata nella produzione di software e nella consulenza informatica, impiega in media poco meno di due dipendenti e nel 60,4% dei casi ha una percentuale femminile tra i suoi dipendenti inferiore al 10%.

Migliorano, invece, le performance economiche: tra le startup di cui si conosce il fatturato (circa il 43,1% del totale), cresce la percentuale delle “startup milionarie” (l’1,2% ha un giro d’affari superiore al 1.000.000 €) e di quelle che dichiarano tra i 100.000 € e i 499.999 € (il 9,7% del totale); l’1,6% fattura tra i 500.000 e 999.999 €, il 6,1% tra i 50.000 e i 99.999€ e il restante 24,5% dichiara un fatturato inferiore ai 50.000€ annui.

Nella classifica delle prime dieci startup con il fatturato maggiore troviamo:

Kompany Srl
Opera Srl
Bonetti & Partners Srl
Zenith Alluminio Srl
One Power&Gas Spa
A.R.S. Tech Srl
Officine Del Bello Srl
Bending Spoons Srl
Newatt Srl
Last Technology Srl

 

 

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