L'INDUSTRIA ELETTRONICA


Nella sezione riferita alle attività manifatturiere della classificazione Ateco 2007 la divisione 26 è quella dedicata alla produzione di computer, periferiche informatiche, apparecchi di telecomunicazione, prodotti di elettronica simili e i relativi componenti. In occasione della nona edizione di Expo Elettronica, che si terrà il 15 e il 16 ottobre a Udine Fiera, proponiamo un focus sul comparto italiano dell’elettronica.


Il tessuto imprenditoriale del settore vede la presenza prevalente di aziende di recente costituzione (il 45,8% infatti ha alle spalle meno di 16 anni d’attività). Nella stragrande maggioranza si tratta di microimprese (il 74,4% ha una compagine aziendale con meno di 5 dipendenti) che per affrontare il mercato e l’ambiente di riferimento hanno scelto la forma della società di capitali (58,3%).

Il 23,9% delle aziende si occupa dell'assemblaggio e/o della fabbricazione di computer (elaboratori centrali, portatili, computer da scrivania e server) e delle relative periferiche (stampanti, tastiere, mouse, tavolette grafiche e monitor). Il 18,8% produce componenti elettronici e schede elettroniche; il 14,2% orologi e strumenti di misurazione, di prova e navigazione. Il 12,2% produce  apparecchiature elettromedicali, elettroterapeutiche e per l’irradiazione; l’11,7% apparecchiature per le telecomunicazioni; l’8% strumenti ottici e attrezzature fotografiche (8%), il 6,9% prodotti di consumo audio e video e infine il 4,3% supporti ottici e magnetici vergini per la registrazione video e audio.

Da un punto di vista territoriale si evidenzia una significativa concentrazione nel settentrione. Tre aziende su cinque infatti sono localizzate tra Nord-Est (23,7%) e Nord-Ovest (37,6%); il 19,9% al centro mentre le restanti si trovano nel meridione (12,7%) e nelle Isole (6,1%). La Lombardia con il 26,3% è la regione con la concentrazione più alta (il 12% nella sola provincia di Milano), seguono l’Emilia – Romagna (10,4%), il Veneto (9,8%), il Lazio (9,4%), Il Piemonte (8,7%), la Toscana (6,2%) e la Campania (4,5%).

L'INDUSTRIA ELETTRONICA


Nella sezione riferita alle attività manifatturiere della classificazione Ateco 2007 la divisione 26 è quella dedicata alla produzione di computer, periferiche informatiche, apparecchi di telecomunicazione, prodotti di elettronica simili e i relativi componenti. In occasione della nona edizione di Expo Elettronica, che si terrà il 15 e il 16 ottobre a Udine Fiera, proponiamo un focus sul comparto italiano dell’elettronica.


Il tessuto imprenditoriale del settore vede la presenza prevalente di aziende di recente costituzione (il 45,8% infatti ha alle spalle meno di 16 anni d’attività). Nella stragrande maggioranza si tratta di microimprese (il 74,4% ha una compagine aziendale con meno di 5 dipendenti) che per affrontare il mercato e l’ambiente di riferimento hanno scelto la forma della società di capitali (58,3%).

Il 23,9% delle aziende si occupa dell'assemblaggio e/o della fabbricazione di computer (elaboratori centrali, portatili, computer da scrivania e server) e delle relative periferiche (stampanti, tastiere, mouse, tavolette grafiche e monitor). Il 18,8% produce componenti elettronici e schede elettroniche; il 14,2% orologi e strumenti di misurazione, di prova e navigazione. Il 12,2% produce  apparecchiature elettromedicali, elettroterapeutiche e per l’irradiazione; l’11,7% apparecchiature per le telecomunicazioni; l’8% strumenti ottici e attrezzature fotografiche (8%), il 6,9% prodotti di consumo audio e video e infine il 4,3% supporti ottici e magnetici vergini per la registrazione video e audio.

Da un punto di vista territoriale si evidenzia una significativa concentrazione nel settentrione. Tre aziende su cinque infatti sono localizzate tra Nord-Est (23,7%) e Nord-Ovest (37,6%); il 19,9% al centro mentre le restanti si trovano nel meridione (12,7%) e nelle Isole (6,1%). La Lombardia con il 26,3% è la regione con la concentrazione più alta (il 12% nella sola provincia di Milano), seguono l’Emilia – Romagna (10,4%), il Veneto (9,8%), il Lazio (9,4%), Il Piemonte (8,7%), la Toscana (6,2%) e la Campania (4,5%).

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