IL TURISMO IN EMILIA - ROMAGNA


Le oltre 30.000 imprese del settore, che pesano sul totale nazionale per il 8,1%, si concentrano in prevalenza tra le provincie di Bologna (18,7%), Rimini (17,2%) e Modena (12,2%). Seguono, staccate di diversi punti percentuali le provincie di Ravenna (10,5%), Forlì–Cesena (9,6%), Reggio nell’Emilia (9,3%), Parma (8,6%), Ferrara (7,6%) e Piacenza (6,3%).

A livello settoriale il 76,9% delle imprese totali svolge attività di ristorazione: il 40,6% di queste sono ristoranti e attività di ristorazione mobile, mentre il 36,3% sono attività di somministrazione di bevande per il consumo immediato nei locali (bar, pub, birrerie, enoteche e caffetterie). Il 15% sono imprese del sistema ricettivo (alberghi, motel, pensioni, resort, aparthotel, residence e hotel attrezzati per ospitare conferenze). Le restanti imprese sono stabilimenti balneari (2,7%), agenzie di viaggio e tour operator (2,6%), attività legate al divertimento come parchi tematici, discoteche, sale da ballo e sale giochi (1,8%), strutture per il benessere (0,8%) e attività legate alla cultura (0,2%). Il Turismo balneare si concentra prevalentemente in Riviera.

Le imprese che legano il loro business al turismo balneare, al divertimento e alla vita notturna si trovano nella stragrande maggioranza dei casi tra le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. In queste province, infatti, si concentrano il 91,5% degli stabilimenti balneari, il 70,1% dei servizi d’allogio, il 39,9% delle attività ricreative come discoteche e sale giochi e il 50% dei parchi tematici dell’intera regione.

Non solo sole e mare, ma anche cultura e città d'arte. Il Turismo culturale, che alla fine di settembre 2015 ha fatto registrare un aumento del +2,1% degli arrivi e del +2,7% delle presenze (Osservatorio del turismo Emilia-Romagna), si sviluppa prevalentemente tra le province di Parma (24,1%), Ravenna (16,7%), Bologna (14,8%), Piacenza (11,1%) e Ferrara (9,3%). In particolare nel parmense si concentrano il 34,6% delle attività di gestione di musei e nel Ravennate il 30,8% delle attività di gestione e conservazione di luoghi e monumenti storici.

Infine, Il turismo termale, comparto che ha fatto evidenziare segnali di ripresa (+6,9% di arrivi e un +1,9% di presenze a settembre 2015), contribuisce in maniera significativa alla performance turistica regionale. Nello specifico gli stabilimenti termali, che pesano sul totale nazionale per circa l’11%, si concentrano in prevalenza tra le province di Cesena-Forlì (25%), Ravenna (25%), Rimini (18,75%) e Parma (12,5%).

IL TURISMO IN EMILIA - ROMAGNA


Le oltre 30.000 imprese del settore, che pesano sul totale nazionale per il 8,1%, si concentrano in prevalenza tra le provincie di Bologna (18,7%), Rimini (17,2%) e Modena (12,2%). Seguono, staccate di diversi punti percentuali le provincie di Ravenna (10,5%), Forlì–Cesena (9,6%), Reggio nell’Emilia (9,3%), Parma (8,6%), Ferrara (7,6%) e Piacenza (6,3%).

A livello settoriale il 76,9% delle imprese totali svolge attività di ristorazione: il 40,6% di queste sono ristoranti e attività di ristorazione mobile, mentre il 36,3% sono attività di somministrazione di bevande per il consumo immediato nei locali (bar, pub, birrerie, enoteche e caffetterie). Il 15% sono imprese del sistema ricettivo (alberghi, motel, pensioni, resort, aparthotel, residence e hotel attrezzati per ospitare conferenze). Le restanti imprese sono stabilimenti balneari (2,7%), agenzie di viaggio e tour operator (2,6%), attività legate al divertimento come parchi tematici, discoteche, sale da ballo e sale giochi (1,8%), strutture per il benessere (0,8%) e attività legate alla cultura (0,2%). Il Turismo balneare si concentra prevalentemente in Riviera.

Le imprese che legano il loro business al turismo balneare, al divertimento e alla vita notturna si trovano nella stragrande maggioranza dei casi tra le provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. In queste province, infatti, si concentrano il 91,5% degli stabilimenti balneari, il 70,1% dei servizi d’allogio, il 39,9% delle attività ricreative come discoteche e sale giochi e il 50% dei parchi tematici dell’intera regione.

Non solo sole e mare, ma anche cultura e città d'arte. Il Turismo culturale, che alla fine di settembre 2015 ha fatto registrare un aumento del +2,1% degli arrivi e del +2,7% delle presenze (Osservatorio del turismo Emilia-Romagna), si sviluppa prevalentemente tra le province di Parma (24,1%), Ravenna (16,7%), Bologna (14,8%), Piacenza (11,1%) e Ferrara (9,3%). In particolare nel parmense si concentrano il 34,6% delle attività di gestione di musei e nel Ravennate il 30,8% delle attività di gestione e conservazione di luoghi e monumenti storici.

Infine, Il turismo termale, comparto che ha fatto evidenziare segnali di ripresa (+6,9% di arrivi e un +1,9% di presenze a settembre 2015), contribuisce in maniera significativa alla performance turistica regionale. Nello specifico gli stabilimenti termali, che pesano sul totale nazionale per circa l’11%, si concentrano in prevalenza tra le province di Cesena-Forlì (25%), Ravenna (25%), Rimini (18,75%) e Parma (12,5%).

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