L'INDUSTRIA CASEARIA IN MOLISE


Il settore lattiero-caseario del Molise tuttavia rappresenta una piccola parte dell’insieme nazionale, contribuendo solamente con una percentuale del 1,84% al sua proliferazione. All’interno del contesto molisano le aziende si concentrano per il 62,32% intorno alla provincia di Campobasso e per il restante 36,68% nei pressi del capoluogo di Isernia.

industria lattiero casearia Molise

La regione pur presentando notevoli difficoltà di collegamento e di trasporto continua a guardare all’estero per approvvigionarsi, risultando un solido importatore di latte e derivati. A partire dal 2011, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, le confezioni dei prodotti lattiero caseari sono tenuti a indicare il paese di mungitura e quello in cui la materia prima è stata condizionata e trasportata. Questo provvedimento è stato introdotto con lo scopo di diminuire le importazioni di latte straniero, sensibilizzando il pubblico verso il consumo di latte 100% made in Italy.

La metà della imprese di settore sono di recente costituzione, infatti il 47,83% delle stesse hanno iniziato ad operare dopo il 2001. Con il passare del tempo la quantità di latte raccolta presso le aziende agricole dell’industria lattiero casearia molisana è sostanzialmente diminuita passando dai 1.113.067 quintali riscontrati nel 2005 fino ai 611.028 quintali fatti registrare nell’anno 2016. Anche il numero di dipendenti si è progressivamente abbassato, infatti il 56,52% delle imprese presenta meno di cinque lavoratori all’attivo e il 97,1% del totale ne possiede meno di cinquanta.

Le aziende operanti nel settore lattiero-caseario molisano si occupano della produzione dei derivati del latte, come yogurt e formaggi, le quali rispecchiano il 92,75% del totale; della preparazione di gelati senza vendita diretta al pubblico, che ammontano al 2.9%; ed infine della conservazione del latte riservato alla distribuzione diretta, che rappresentano il 4,35 %.

Focalizzando invece l’attenzione sul fatturato emerge che le società molisane si posizionano per il 27,54% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per il 20,29% in quella 500.000 – 999.999 € e per il 18,84% nella fascia 100.000 – 499.999 €. Le imprese che dichiarano un fatturato inferiore a 100.000 € rappresentano il 4,35%, mentre quelle che superano i 5.000.000 € ammontano al 8,7%.

L'INDUSTRIA CASEARIA IN MOLISE


Il settore lattiero-caseario del Molise tuttavia rappresenta una piccola parte dell’insieme nazionale, contribuendo solamente con una percentuale del 1,84% al sua proliferazione. All’interno del contesto molisano le aziende si concentrano per il 62,32% intorno alla provincia di Campobasso e per il restante 36,68% nei pressi del capoluogo di Isernia.

industria lattiero casearia Molise

La regione pur presentando notevoli difficoltà di collegamento e di trasporto continua a guardare all’estero per approvvigionarsi, risultando un solido importatore di latte e derivati. A partire dal 2011, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011, le confezioni dei prodotti lattiero caseari sono tenuti a indicare il paese di mungitura e quello in cui la materia prima è stata condizionata e trasportata. Questo provvedimento è stato introdotto con lo scopo di diminuire le importazioni di latte straniero, sensibilizzando il pubblico verso il consumo di latte 100% made in Italy.

La metà della imprese di settore sono di recente costituzione, infatti il 47,83% delle stesse hanno iniziato ad operare dopo il 2001. Con il passare del tempo la quantità di latte raccolta presso le aziende agricole dell’industria lattiero casearia molisana è sostanzialmente diminuita passando dai 1.113.067 quintali riscontrati nel 2005 fino ai 611.028 quintali fatti registrare nell’anno 2016. Anche il numero di dipendenti si è progressivamente abbassato, infatti il 56,52% delle imprese presenta meno di cinque lavoratori all’attivo e il 97,1% del totale ne possiede meno di cinquanta.

Le aziende operanti nel settore lattiero-caseario molisano si occupano della produzione dei derivati del latte, come yogurt e formaggi, le quali rispecchiano il 92,75% del totale; della preparazione di gelati senza vendita diretta al pubblico, che ammontano al 2.9%; ed infine della conservazione del latte riservato alla distribuzione diretta, che rappresentano il 4,35 %.

Focalizzando invece l’attenzione sul fatturato emerge che le società molisane si posizionano per il 27,54% nella fascia 1.000.000 – 4.999.999 €, per il 20,29% in quella 500.000 – 999.999 € e per il 18,84% nella fascia 100.000 – 499.999 €. Le imprese che dichiarano un fatturato inferiore a 100.000 € rappresentano il 4,35%, mentre quelle che superano i 5.000.000 € ammontano al 8,7%.

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