IL SETTORE EDILE


L'edilizia può essere definita come quell'insieme di tecniche e conoscenze finalizzate alla realizzazione di un edificio o più in generale di una determinata costruzione. Nella classificazione delle attività economiche Ateco, il settore edile è compreso nella sezione F, nello specifico nelle divisioni 41 (costruzione di edifici), 42 (ingegneria civile) e 43 (lavori di costruzione specializzati). 

Il settore rappresenta una realtà importante per il panorama imprenditoriale nazionale, considerato che l’incidenza del numero di imprese sul totale delle attività economiche è pari al 14,3%. In particolare, a livello territoriale, si evidenzia una concentrazione massiccia delle imprese nel Nord-Italia con un peso sul quadro complessivo che supera agevolmente il 52,6% (il 21,9% nel Nord-Est e il 30,7% nel Nord-Ovest).

La Lombardia, con circa il 18,2%, è la regione con più imprese legate all’edilizia. Seguono, staccate di oltre gli otto punti percentuali, il Lazio (9,4%), l’Emilia-Romagna (9,2%), il Veneto (8,8%), il Piemonte (8,6%), la Toscana (7,5%), la Campania (7%), la Sicilia (5,3%) e la Puglia (5,2%).  

A livello locale Roma è la prima provincia con il 6,9% delle aziende del settore. Completano la “top ten” Milano (5,2%), Torino (4,3%), Napoli (3,1%), Bergamo (2,5%), Brescia (2,4%), Firenze (2%), Verona, Genova (entrambe 1,8%) e infine Bologna (1,7%).

Il tessuto imprenditoriale del settore si caratterizza per la presenza di piccole e micro imprese, per oltre tre quinti ditte individuali (62,8%). Da un punto di vista settoriale una considerevole parte delle imprese è impegnata nella costruzione di edifici residenziali e non residenziali (34,5%). Maggiore in termini percentuali il peso della divisione dei lavori di costruzione specializzati (64,1%), dove un ruolo centrale è rappresentato dalle attività non specializzate di lavori edili (muratori) che rappresentano il 17,6% delle imprese totali.

Tra le imprese impegnate nella realizzazione di opere d’ingegneria civile (1,3% del settore) è indicativa la percentuale delle aziende specializzate nella costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali (55,9%). Il 14,5% sono imprese specializzate nella costruzione d’impianti sportivi all'aperto (campi da tennis, campi da golf e stadi), strutture d’impianti industriali (raffinerie e impianti chimici) e altre opere d’ingegneria civile. Il 14,5% è specializzato nella realizzazione di opere di pubblica utilità come i sistemi per il trasporto di fluidi. Il 6,8%, infine, è impegnato nella costruzione di opere idrauliche (idrovie, porti e opere fluviali, porticcioli per imbarcazioni da diporto, dighe, chiuse e sbarramenti). 

IL SETTORE EDILE


L'edilizia può essere definita come quell'insieme di tecniche e conoscenze finalizzate alla realizzazione di un edificio o più in generale di una determinata costruzione. Nella classificazione delle attività economiche Ateco, il settore edile è compreso nella sezione F, nello specifico nelle divisioni 41 (costruzione di edifici), 42 (ingegneria civile) e 43 (lavori di costruzione specializzati). 

Il settore rappresenta una realtà importante per il panorama imprenditoriale nazionale, considerato che l’incidenza del numero di imprese sul totale delle attività economiche è pari al 14,3%. In particolare, a livello territoriale, si evidenzia una concentrazione massiccia delle imprese nel Nord-Italia con un peso sul quadro complessivo che supera agevolmente il 52,6% (il 21,9% nel Nord-Est e il 30,7% nel Nord-Ovest).

La Lombardia, con circa il 18,2%, è la regione con più imprese legate all’edilizia. Seguono, staccate di oltre gli otto punti percentuali, il Lazio (9,4%), l’Emilia-Romagna (9,2%), il Veneto (8,8%), il Piemonte (8,6%), la Toscana (7,5%), la Campania (7%), la Sicilia (5,3%) e la Puglia (5,2%).  

A livello locale Roma è la prima provincia con il 6,9% delle aziende del settore. Completano la “top ten” Milano (5,2%), Torino (4,3%), Napoli (3,1%), Bergamo (2,5%), Brescia (2,4%), Firenze (2%), Verona, Genova (entrambe 1,8%) e infine Bologna (1,7%).

Il tessuto imprenditoriale del settore si caratterizza per la presenza di piccole e micro imprese, per oltre tre quinti ditte individuali (62,8%). Da un punto di vista settoriale una considerevole parte delle imprese è impegnata nella costruzione di edifici residenziali e non residenziali (34,5%). Maggiore in termini percentuali il peso della divisione dei lavori di costruzione specializzati (64,1%), dove un ruolo centrale è rappresentato dalle attività non specializzate di lavori edili (muratori) che rappresentano il 17,6% delle imprese totali.

Tra le imprese impegnate nella realizzazione di opere d’ingegneria civile (1,3% del settore) è indicativa la percentuale delle aziende specializzate nella costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali (55,9%). Il 14,5% sono imprese specializzate nella costruzione d’impianti sportivi all'aperto (campi da tennis, campi da golf e stadi), strutture d’impianti industriali (raffinerie e impianti chimici) e altre opere d’ingegneria civile. Il 14,5% è specializzato nella realizzazione di opere di pubblica utilità come i sistemi per il trasporto di fluidi. Il 6,8%, infine, è impegnato nella costruzione di opere idrauliche (idrovie, porti e opere fluviali, porticcioli per imbarcazioni da diporto, dighe, chiuse e sbarramenti). 

<