GLOBAL MINIMUM TAX (GMT)

COS'E' LA GLOBAL MINIMUM TAX?

È entrata in vigore il 1° gennaio 2024 la Global minimum tax, detta anche Gmt. Il 19 dicembre 2023, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di attuazione della delega che recepisce la Direttiva Ue del 14 dicembre 2022, disegnata per garantire «un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione».

La tassa minima per le imprese prevede un'imposta del 15% che colpirà i profitti delle multinazionali con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro in almeno due degli ultimi quattro esercizi. Per essere più specifici, le aziende saranno soggette a una tassa effettiva minima del 15% sui loro guadagni realizzati in ciascun Paese in cui operano, compresi quelli ottenuti attraverso sussidiarie.

I primi Paesi che hanno introdotto la Gmt, a partire da gennaio 2024, sono i 27 dell’Unione Europea, il Regno Unito, la Norvegia, l’Australia, la Corea del Sud, il Giappone e il Canada. Vi parteciperanno anche i Paesi considerati paradisi fiscali delle multinazionali come Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera e Barbados, che in precedenza avevano un’aliquota d’imposta sulle società del 5,5%. Non la hanno ancora introdotta gli Stati Uniti e la Cina.

Si pensa che l’introduzione della Global Minimum Tax potrebbe portare ad un aumento del gettito fiscale mondiale di 220 miliardi di dollari.

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