POLONIA


SOMMARIO


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PROFILO DEL PAESE

Capitale: Varsavia 

Lingua ufficiale: Polacco 

Membro dell'UE dal: 1° maggio 2004

Valuta: Zloty Polacco (PLN). La Polonia si sta preparando ad adottare l’Euro. 

Schengen: La Polonia è membro dello spazio Schengen dal 21 dicembre 2007. 

Sistema Politico: La Polonia è una Repubblica Parlamentare costituita da un Capo di Governo (il Primo Ministro) e un Capo di Stato (il Presidente). Il Consiglio dei Ministri costituisce la struttura amministrativa generale. Coerentemente con le sue ragioni storiche, il paese è suddiviso in 16 province. L'autorità amministrativa a livello provinciale è suddivisa tra un governatore nominato dal governo, un’assemblea regionale eletta e un esecutivo eletto dall’assemblea regionale. 


SINTESI DATI MACROECONOMICI

È probabile che l'economia polacca rallenti nel 2023 a causa dell'inflazione elevata, degli alti tassi di interesse, del rallentamento della domanda nei principali partner commerciali e delle incertezze economiche globali. Sebbene le pressioni sull'offerta sembrino essersi attenuate, l'economia deve ancora affrontare sfide a medio termine, tra cui un rapporto teso con l'UE (per i ritardi nei finanziamenti comunitari). Si prevede che la crescita economica rallenti allo 0,7% nel 2023, rispetto al 4,9% dello scorso anno; la crescita dovrebbe tornare al suo trend di lungo periodo nel 2024 (cioè al 2,6%).

Nel breve termine, le ricalibrazioni della politica monetaria e fiscale mirano a ritrovare lo slancio della crescita, evitando al contempo le aspettative di un'inflazione elevata nel 2023. Il disavanzo pubblico della Polonia dovrebbe aumentare al 5% del PIL nel 2023, dal 3% stimato nel 2022 e dall'1,8% nel 2021. Il debito pubblico dovrebbe moderarsi nel 2023 (rispetto al 50,4% del PIL nel 2022 e al picco del 53,8% nel 2021). Mentre il tasso di crescita dovrebbe rallentare notevolmente nel 2023, seguito da una ripresa nel 2024, l'inflazione deve ancora raggiungere il picco nel breve termine. Il miglioramento delle prospettive globali e le pressioni recessive più lievi del previsto in Europa favoriscono il previsto rilancio dell'economia polacca. Sebbene la crescita degli investimenti sia scesa ai minimi di due decenni, si prevede una ripresa quando le condizioni economiche dell'eurozona si stabilizzeranno nei prossimi trimestri.

I prezzi elevati dell'energia e dei generi alimentari continueranno a pesare sulla domanda delle famiglie nel 2023 e colpiranno le fasce più povere della popolazione, che spende il 50% della spesa mensile in generi alimentari ed energia. Nel breve termine, il leggero miglioramento delle esportazioni, insieme alla moderazione delle importazioni e alle condizioni commerciali favorevoli, dovrebbe portare a un'ulteriore riduzione del disavanzo delle partite correnti a circa il 2% del PIL entro la fine del 2023. Gli investimenti privati in Polonia sono in calo, mentre quelli pubblici sono destinati ad aumentare con la fine del quadro finanziario pluriennale 2014-20 dell'UE. Molti settori, tra cui l'edilizia e il commercio al dettaglio, stanno mostrando segni di rallentamento a causa dell'aumento dei prezzi e della stretta del mercato del lavoro. I prezzi molto alti dell'energia e dell'elettricità, oltre all'aumento dei prezzi delle scorte alimentari a causa della siccità estiva, stanno ulteriormente alimentando le preoccupazioni per l'inflazione.

Dati Storici/Previsioni

DATI 2022 2023 2024 2025
Crescita % PIL Reale 5,2 0,7 2,2 3,7
PIL Nominale in USD (Mld) 687,1 843,3 956,0 1042,3
PIL Nominale in PLN (Mld) 3.063,0 3.246,8 3.441,6 3.648,1
PIL Pro capite in USD 17.239,5 20.556,0 23.768,5 26.310,1
Popolazione (mln) 39,9 41,0 40,2 39,6
Tasso di disoccupazione 2,9 3,5 3,4 3,3
Tasso di cambio (media annuale, PLN: USD) 4,5 3,8 3,6 3,5
Conto delle partite correnti in USD (Mld) -20,7 -24,6 -28,0 -32,2
Riserve valutarie in USD (Mld) 153,3 157,9 162,7 167,6
Importazioni (mesi) 4,4 4,4 4,4 4,4

Inflazione (media percentuale annuale)

1.320,2 11,6 6,4 3,7

Bilancio dello Stato (% PIL)

-1,5 -3,1 -1,0 0,5

POTENZIALE DI MERCATO

Sebbene l'economia si sia in qualche modo stabilizzata, deve ancora affrontare delle sfide, derivanti principalmente dalla prolungata crisi tra Russia e Ucraina e dal rischio di essere coinvolti nel conflitto. Si prevede che l'inflazione rimanga elevata nel 2023, con un picco nel primo trimestre. Nel frattempo, la Polonia è ben collegata alle catene di approvvigionamento europee, in particolare all'industria automobilistica tedesca. Il potenziale di mercato continua a essere determinato in parte dall'adesione della Polonia all'UE. Il commercio elettronico è diventato molto più popolare a seguito della pandemia e le barriere tariffarie sono basse. 

L'industria manifatturiera dipende fortemente dalla Germania come mercato chiave per le esportazioni ed è stata colpita dalla debolezza della domanda di esportazioni. Nei prossimi dieci anni la Polonia prevede di ridurre la sua dipendenza dal carbone dall'attuale 70% a meno del 28% e di aumentare l'uso di fonti di energia nucleare fino al 30-35% nello stesso periodo. La Polonia è in ritardo rispetto agli altri Paesi dell'UE in termini di competenze digitali e di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese, anche se il Paese sta lavorando per colmare il divario con gli altri Paesi dell'UE nella digitalizzazione della sua economia.

Principali Restrizioni all'importazione

Tariffe/Barriere POLONIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA LITUANIA GERMANIA
Tariffa media ponderata complessiva 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5
Tariffa media ponderata dei prodotti 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
Tariffe medie ponderate delle materie prime  0,8 0,8 0,8 0,8 0,8
Tariffa NPF complessiva 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8

Tariffa NPF dei prodotti

0,2 0,2 0,2 0,2 0,2
Tariffa NPF delle materie prime  5,6 5,6 5,6 5,6 5,6
Indicatore di restrittività dei servizi (SRI)  11 16,6 18,6 12,6 17,5

I dati sulle tariffe sono da considerarsi in percentuale (%), salvo l'indicatore di restrittività (SRI), ove 0 = aperto e 100 = chiuso.

Import ed export con l’Italia

La Polonia è il 9° mercato di destinazione delle esportazioni italiane. Il valore complessivo delle esportazioni italiane in Polonia nel 2022 è stato pari a oltre 19 milioni di euro a fronte di un valore delle importazioni pari a oltre 14 milioni di euro, per un totale di oltre 33 milioni di euro di interscambio.

La Polonia è il 9° fornitore dell’Italia.

L’Italia si posiziona a 5° partner mercato di destinazione delle esportazioni della Polonia. 

L’Italia si mantiene a 4° fornitore della Polonia. 

I principali settori delle esportazioni italiane in Polonia sono:

  • Metalli di base e prodotti in metallo
  • Macchinari e apparecchi
  • Mezzi di trasporto
  • Sostanze e prodotti chimici
  • Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco

 

Mentre, i principali settori delle importazioni italiane dalla Polonia sono:

  • Mezzi di trasporto
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco
  • Metalli di base e prodotti in metallo
  • Apparecchi elettrici
  • Sostanze e prodotti chimici
  • Articoli in gomma e materie plastiche 

LE IMPRESE IN POLONIA

Camera di Commercio 

I registri sono la principale fonte di dati, in quanto forniscono dati di identità, firmografici, di collegamento e di bilancio. Sono disponibili più registri: il Registro del Ministero della Giustizia (KRS), il Registro del Governo (REGON), il Registro Centrale e le Informazioni sull'Attività Economica (CEIDG). Le aziende possono avere più registrazioni a seconda del settore di attività e della forma giuridica.

Partita Iva

L’aliquota IVA ordinaria in Polonia è del 23%. Esistono anche ulteriori aliquote ridotte rispettivamente dell’8% e del 5%. Esistono anche diverse aliquote specifiche parafiscali a seconda del prodotto o dell’attività cui vengono applicate. 

Forme legali  

La legislazione polacca prevede le seguenti forme societarie principali: 

    • Società a Responsabilità Limitata (sp.zo.o)
    • Società per Azioni (SA)
    • Partnership
    • Unico proprietario

 

La Società a Responsabilità Limitata è principalmente usata per business di medie-piccole dimensioni. Deve avere un capitale minimo di 50.000 Zloty e, per la sua costituzione, è necessaria la presenza di almeno un amministratore. 

La Società per Azioni viene principalmente usata per business di dimensioni medio-grandi. Viene richiesto un capitale minimo pari a 500.000 Zloty e il Sistema di amministrazione è caratterizzato da due livelli (CdA e Consiglio di Supervisione). 

Le forme principali di una partnership previste dalla legislazione polacca sono le seguenti:

  • Partnership registrata nella quale tutti i partner hanno stessa responsabilità illimitata;
  • Partnership a responsabilità limitata nella quale alcuni partner hanno responsabilità limitata;
  • Partnership professionale;
  • Partnership per azioni.

La società con un unico proprietario è la più semplice e meno regolamentata tipologia societaria, soprattuto per le piccole imprese. Il socio ha responsabilità illimitata e i profitti sono tassati secondo i ratei delle persone fisiche.


INFORMAZIONI COMMERCIALI E DATI DI PAGAMENTO SULLE AZIENDE DELLA POLONIA DI CRIBIS D&B


Secondo quanto riporta Dun & Bradtsreet, il 73% dell'universo imprenditoriale è costituito da imprese individuali. Le imprese individuali sono tenute a registrarsi presso il registro locale a causa dei requisiti legali per svolgere attività economiche. Alcune fonti forniscono informazioni aggiuntive (ad esempio, ritagli di giornale, note contabili), ma in formato non strutturato. Le informazioni telefoniche provengono, invece, principalmente dagli elenchi locali.

Cribis è proprietaria del programma Cribis iTrade (in partnership con D&B) con il quale si rilevano le abitudini di pagamento delle aziende nei confronti dei loro fornitori. 

Cribis iTrade è il primo metodo per la condivisione delle informazioni sul credito commerciale tra Cribis D&B e le aziende.

Grazie al programma Cribis iTrade, si rilevano i seguenti comportamenti nei pagamenti delle aziende Polacche:

      • Pagamento Puntuale Entro i Termini: nel Q4 2022, in Polonia, l'85,1% delle aziende polacche paga regolarmente entro i Termini, rispetto alle aziende italiane che sono il 40,9%. La Polonia si posiziona al secondo posto nella classifica dei pagatori puntuali dopo la Danimarca. L’Italia, invece, si posiziona al 20esimo posto.   

 

      • Pagamento in Ritardo di oltre 90 giorni rispetto ai Termini: in Polonia, nel Q4 2022, solo il 2,1% delle aziende polacche paga con oltre 90 giorni di ritardo rispetto ai termini, contro l’1% dell’Italia. La Polonia è il 12° Paese con più aziende che pagano in ritardo, preceduta da Grecia, Romania, Portogallo, Regno Unito, Turchia e Croazia. L’Italia, invece, si situa al 17esimo posto.

 

Dati di Pagamento D&B - Europa Settentrionale

Paesi

Pagamento entro i Termini Q4 2022 Ritardo oltre i 90gg rispetto ai Termini Q4 2022
Danimarca 91,8% 0,2%
Polonia 85,1% 2,1%
Russia 79,3% 3,3%
Paesi Bassi 74,9% 0,5%
Svizzera 68,9% 0,3%
Germania 62,9% 0,7%
Repubblica Ceca 59,2% 0,4%
Svezia 59,0% 0,3%
Lussemburgo 52,5% 1,8%
Slovacchia 51,4% 0,4%
Finlandia 50,7% 0,2%
Belgio 44,4% 1,6%
Regno Unito 42,8% 5,7%
Irlanda 34,0% 3,1%

 

Dati di Pagamento D&B - Europa Meridionale

Paesi

Pagamento entro i Termini Q4 2022 Ritardo oltre i 90gg rispetto ai Termini Q4 2022
Ungheria 70,8% 0,2%
Slovenia 53,9% 1,80%
Francia 48,3% 3,70%
Spagna 46,5% 3,60%
Turchia 45,5% 4,90%
Croazia 42,4% 4,40%
Italia 40,9% 1,0%
Serbia 36,0% 3,30%
Grecia 24,3% 20,50%
Portogallo 21,1% 6,70%
Bulgaria 18,9% 1,60%
Romania 14,9% 16,80%

TOP 10 AZIENDE IN POLONIA CON CASA MADRE IN ITALIA

Nome Azienda in Polonia Nome Casa Madre Italiana
FCA POLAND SP Z O O STELLANTIS EUROPE SPA
BREMBO POLAND SP Z O O BREMBO SPA
FCA POWERTRAIN POLAND SP Z O O [ W LIKWIDACJI ] STELLANTIS EUROPE SPA
MARCEGAGLIA POLAND SP Z O O MARCEGAGLIA CARBON STEEL SPA
BITRON POLAND SP Z O O BITRON INDUSTRIE SPA
MA POLSKA S A MA SRL
ICT POLAND SP Z O O INDUSTRIE CARTARIE TRONCHETTI SPA
MARELLI BIELSKO BIALA POLAND SP Z O O MARELLI SUSPENSION SYSTEMS ITALY SPA
SOFIDEL POLAND SP Z O O SOFFASS SPA
BWI POLAND TECHNOLOGIES SP Z O O BWI EUROPE COMPANY LIMITED S.A.

*in ordine di fatturato

TOP 10 AZIENDE IN ITALIA CON CASA MADRE IN POLONIA

Nome Azienda in Italia Nome Casa Madre Polacca
MOWI ITALIA SRL MOWI POLAND S A
MILAREX ITALIA SRL MILAREX SP Z O O
PEPCO ITALY SRL PEPCO HOLDINGS SP Z O O
SOLARIS ITALIA SRL SOLARIS BUS & COACH SP Z O O
FLT & METALS SRL FLT POLSKA SP Z O O
UNIFLEX SRL SELENA FM S A
MAFLOW BRS SRL BORYSZEW S A
VIBERTI RIMORCHI SRL WIELTON S A
TRADE SPA ASM GROUP S A
POJAZDY SZYNOWE PESA BYDGOSZCZ SPOLKA AKCYJNA POJAZDY SZYNOWE PESA BYDGOSZCZ S A

*in ordine di fatturato


FONTI

All Market Monitors Standard D&B, Country Risk D&B, Studio Pagamenti Cribis D&B, Wikipedia, Treccani, https://european-union.europa.eu, www.infomercatiesteri.it, www.fiscooggi.it, www.misterfisco.it, Haver Analytics/Dun & Bradstreet, Haver Analytics/World Bank.

 

POLONIA


SOMMARIO


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PROFILO DEL PAESE

Capitale: Varsavia 

Lingua ufficiale: Polacco 

Membro dell'UE dal: 1° maggio 2004

Valuta: Zloty Polacco (PLN). La Polonia si sta preparando ad adottare l’Euro. 

Schengen: La Polonia è membro dello spazio Schengen dal 21 dicembre 2007. 

Sistema Politico: La Polonia è una Repubblica Parlamentare costituita da un Capo di Governo (il Primo Ministro) e un Capo di Stato (il Presidente). Il Consiglio dei Ministri costituisce la struttura amministrativa generale. Coerentemente con le sue ragioni storiche, il paese è suddiviso in 16 province. L'autorità amministrativa a livello provinciale è suddivisa tra un governatore nominato dal governo, un’assemblea regionale eletta e un esecutivo eletto dall’assemblea regionale. 


SINTESI DATI MACROECONOMICI

È probabile che l'economia polacca rallenti nel 2023 a causa dell'inflazione elevata, degli alti tassi di interesse, del rallentamento della domanda nei principali partner commerciali e delle incertezze economiche globali. Sebbene le pressioni sull'offerta sembrino essersi attenuate, l'economia deve ancora affrontare sfide a medio termine, tra cui un rapporto teso con l'UE (per i ritardi nei finanziamenti comunitari). Si prevede che la crescita economica rallenti allo 0,7% nel 2023, rispetto al 4,9% dello scorso anno; la crescita dovrebbe tornare al suo trend di lungo periodo nel 2024 (cioè al 2,6%).

Nel breve termine, le ricalibrazioni della politica monetaria e fiscale mirano a ritrovare lo slancio della crescita, evitando al contempo le aspettative di un'inflazione elevata nel 2023. Il disavanzo pubblico della Polonia dovrebbe aumentare al 5% del PIL nel 2023, dal 3% stimato nel 2022 e dall'1,8% nel 2021. Il debito pubblico dovrebbe moderarsi nel 2023 (rispetto al 50,4% del PIL nel 2022 e al picco del 53,8% nel 2021). Mentre il tasso di crescita dovrebbe rallentare notevolmente nel 2023, seguito da una ripresa nel 2024, l'inflazione deve ancora raggiungere il picco nel breve termine. Il miglioramento delle prospettive globali e le pressioni recessive più lievi del previsto in Europa favoriscono il previsto rilancio dell'economia polacca. Sebbene la crescita degli investimenti sia scesa ai minimi di due decenni, si prevede una ripresa quando le condizioni economiche dell'eurozona si stabilizzeranno nei prossimi trimestri.

I prezzi elevati dell'energia e dei generi alimentari continueranno a pesare sulla domanda delle famiglie nel 2023 e colpiranno le fasce più povere della popolazione, che spende il 50% della spesa mensile in generi alimentari ed energia. Nel breve termine, il leggero miglioramento delle esportazioni, insieme alla moderazione delle importazioni e alle condizioni commerciali favorevoli, dovrebbe portare a un'ulteriore riduzione del disavanzo delle partite correnti a circa il 2% del PIL entro la fine del 2023. Gli investimenti privati in Polonia sono in calo, mentre quelli pubblici sono destinati ad aumentare con la fine del quadro finanziario pluriennale 2014-20 dell'UE. Molti settori, tra cui l'edilizia e il commercio al dettaglio, stanno mostrando segni di rallentamento a causa dell'aumento dei prezzi e della stretta del mercato del lavoro. I prezzi molto alti dell'energia e dell'elettricità, oltre all'aumento dei prezzi delle scorte alimentari a causa della siccità estiva, stanno ulteriormente alimentando le preoccupazioni per l'inflazione.

Dati Storici/Previsioni

DATI 2022 2023 2024 2025
Crescita % PIL Reale 5,2 0,7 2,2 3,7
PIL Nominale in USD (Mld) 687,1 843,3 956,0 1042,3
PIL Nominale in PLN (Mld) 3.063,0 3.246,8 3.441,6 3.648,1
PIL Pro capite in USD 17.239,5 20.556,0 23.768,5 26.310,1
Popolazione (mln) 39,9 41,0 40,2 39,6
Tasso di disoccupazione 2,9 3,5 3,4 3,3
Tasso di cambio (media annuale, PLN: USD) 4,5 3,8 3,6 3,5
Conto delle partite correnti in USD (Mld) -20,7 -24,6 -28,0 -32,2
Riserve valutarie in USD (Mld) 153,3 157,9 162,7 167,6
Importazioni (mesi) 4,4 4,4 4,4 4,4

Inflazione (media percentuale annuale)

1.320,2 11,6 6,4 3,7

Bilancio dello Stato (% PIL)

-1,5 -3,1 -1,0 0,5

POTENZIALE DI MERCATO

Sebbene l'economia si sia in qualche modo stabilizzata, deve ancora affrontare delle sfide, derivanti principalmente dalla prolungata crisi tra Russia e Ucraina e dal rischio di essere coinvolti nel conflitto. Si prevede che l'inflazione rimanga elevata nel 2023, con un picco nel primo trimestre. Nel frattempo, la Polonia è ben collegata alle catene di approvvigionamento europee, in particolare all'industria automobilistica tedesca. Il potenziale di mercato continua a essere determinato in parte dall'adesione della Polonia all'UE. Il commercio elettronico è diventato molto più popolare a seguito della pandemia e le barriere tariffarie sono basse. 

L'industria manifatturiera dipende fortemente dalla Germania come mercato chiave per le esportazioni ed è stata colpita dalla debolezza della domanda di esportazioni. Nei prossimi dieci anni la Polonia prevede di ridurre la sua dipendenza dal carbone dall'attuale 70% a meno del 28% e di aumentare l'uso di fonti di energia nucleare fino al 30-35% nello stesso periodo. La Polonia è in ritardo rispetto agli altri Paesi dell'UE in termini di competenze digitali e di adozione delle tecnologie digitali da parte delle imprese, anche se il Paese sta lavorando per colmare il divario con gli altri Paesi dell'UE nella digitalizzazione della sua economia.

Principali Restrizioni all'importazione

Tariffe/Barriere POLONIA REPUBBLICA CECA SLOVACCHIA LITUANIA GERMANIA
Tariffa media ponderata complessiva 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5
Tariffa media ponderata dei prodotti 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
Tariffe medie ponderate delle materie prime  0,8 0,8 0,8 0,8 0,8
Tariffa NPF complessiva 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8

Tariffa NPF dei prodotti

0,2 0,2 0,2 0,2 0,2
Tariffa NPF delle materie prime  5,6 5,6 5,6 5,6 5,6
Indicatore di restrittività dei servizi (SRI)  11 16,6 18,6 12,6 17,5

I dati sulle tariffe sono da considerarsi in percentuale (%), salvo l'indicatore di restrittività (SRI), ove 0 = aperto e 100 = chiuso.

Import ed export con l’Italia

La Polonia è il 9° mercato di destinazione delle esportazioni italiane. Il valore complessivo delle esportazioni italiane in Polonia nel 2022 è stato pari a oltre 19 milioni di euro a fronte di un valore delle importazioni pari a oltre 14 milioni di euro, per un totale di oltre 33 milioni di euro di interscambio.

La Polonia è il 9° fornitore dell’Italia.

L’Italia si posiziona a 5° partner mercato di destinazione delle esportazioni della Polonia. 

L’Italia si mantiene a 4° fornitore della Polonia. 

I principali settori delle esportazioni italiane in Polonia sono:

  • Metalli di base e prodotti in metallo
  • Macchinari e apparecchi
  • Mezzi di trasporto
  • Sostanze e prodotti chimici
  • Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco

 

Mentre, i principali settori delle importazioni italiane dalla Polonia sono:

  • Mezzi di trasporto
  • Prodotti alimentari, bevande e tabacco
  • Metalli di base e prodotti in metallo
  • Apparecchi elettrici
  • Sostanze e prodotti chimici
  • Articoli in gomma e materie plastiche 

LE IMPRESE IN POLONIA

Camera di Commercio 

I registri sono la principale fonte di dati, in quanto forniscono dati di identità, firmografici, di collegamento e di bilancio. Sono disponibili più registri: il Registro del Ministero della Giustizia (KRS), il Registro del Governo (REGON), il Registro Centrale e le Informazioni sull'Attività Economica (CEIDG). Le aziende possono avere più registrazioni a seconda del settore di attività e della forma giuridica.

Partita Iva

L’aliquota IVA ordinaria in Polonia è del 23%. Esistono anche ulteriori aliquote ridotte rispettivamente dell’8% e del 5%. Esistono anche diverse aliquote specifiche parafiscali a seconda del prodotto o dell’attività cui vengono applicate. 

Forme legali  

La legislazione polacca prevede le seguenti forme societarie principali: 

    • Società a Responsabilità Limitata (sp.zo.o)
    • Società per Azioni (SA)
    • Partnership
    • Unico proprietario

 

La Società a Responsabilità Limitata è principalmente usata per business di medie-piccole dimensioni. Deve avere un capitale minimo di 50.000 Zloty e, per la sua costituzione, è necessaria la presenza di almeno un amministratore. 

La Società per Azioni viene principalmente usata per business di dimensioni medio-grandi. Viene richiesto un capitale minimo pari a 500.000 Zloty e il Sistema di amministrazione è caratterizzato da due livelli (CdA e Consiglio di Supervisione). 

Le forme principali di una partnership previste dalla legislazione polacca sono le seguenti:

  • Partnership registrata nella quale tutti i partner hanno stessa responsabilità illimitata;
  • Partnership a responsabilità limitata nella quale alcuni partner hanno responsabilità limitata;
  • Partnership professionale;
  • Partnership per azioni.

La società con un unico proprietario è la più semplice e meno regolamentata tipologia societaria, soprattuto per le piccole imprese. Il socio ha responsabilità illimitata e i profitti sono tassati secondo i ratei delle persone fisiche.


INFORMAZIONI COMMERCIALI E DATI DI PAGAMENTO SULLE AZIENDE DELLA POLONIA DI CRIBIS D&B


Secondo quanto riporta Dun & Bradtsreet, il 73% dell'universo imprenditoriale è costituito da imprese individuali. Le imprese individuali sono tenute a registrarsi presso il registro locale a causa dei requisiti legali per svolgere attività economiche. Alcune fonti forniscono informazioni aggiuntive (ad esempio, ritagli di giornale, note contabili), ma in formato non strutturato. Le informazioni telefoniche provengono, invece, principalmente dagli elenchi locali.

Cribis è proprietaria del programma Cribis iTrade (in partnership con D&B) con il quale si rilevano le abitudini di pagamento delle aziende nei confronti dei loro fornitori. 

Cribis iTrade è il primo metodo per la condivisione delle informazioni sul credito commerciale tra Cribis D&B e le aziende.

Grazie al programma Cribis iTrade, si rilevano i seguenti comportamenti nei pagamenti delle aziende Polacche:

      • Pagamento Puntuale Entro i Termini: nel Q4 2022, in Polonia, l'85,1% delle aziende polacche paga regolarmente entro i Termini, rispetto alle aziende italiane che sono il 40,9%. La Polonia si posiziona al secondo posto nella classifica dei pagatori puntuali dopo la Danimarca. L’Italia, invece, si posiziona al 20esimo posto.   

 

      • Pagamento in Ritardo di oltre 90 giorni rispetto ai Termini: in Polonia, nel Q4 2022, solo il 2,1% delle aziende polacche paga con oltre 90 giorni di ritardo rispetto ai termini, contro l’1% dell’Italia. La Polonia è il 12° Paese con più aziende che pagano in ritardo, preceduta da Grecia, Romania, Portogallo, Regno Unito, Turchia e Croazia. L’Italia, invece, si situa al 17esimo posto.

 

Dati di Pagamento D&B - Europa Settentrionale

Paesi

Pagamento entro i Termini Q4 2022 Ritardo oltre i 90gg rispetto ai Termini Q4 2022
Danimarca 91,8% 0,2%
Polonia 85,1% 2,1%
Russia 79,3% 3,3%
Paesi Bassi 74,9% 0,5%
Svizzera 68,9% 0,3%
Germania 62,9% 0,7%
Repubblica Ceca 59,2% 0,4%
Svezia 59,0% 0,3%
Lussemburgo 52,5% 1,8%
Slovacchia 51,4% 0,4%
Finlandia 50,7% 0,2%
Belgio 44,4% 1,6%
Regno Unito 42,8% 5,7%
Irlanda 34,0% 3,1%

 

Dati di Pagamento D&B - Europa Meridionale

Paesi

Pagamento entro i Termini Q4 2022 Ritardo oltre i 90gg rispetto ai Termini Q4 2022
Ungheria 70,8% 0,2%
Slovenia 53,9% 1,80%
Francia 48,3% 3,70%
Spagna 46,5% 3,60%
Turchia 45,5% 4,90%
Croazia 42,4% 4,40%
Italia 40,9% 1,0%
Serbia 36,0% 3,30%
Grecia 24,3% 20,50%
Portogallo 21,1% 6,70%
Bulgaria 18,9% 1,60%
Romania 14,9% 16,80%

TOP 10 AZIENDE IN POLONIA CON CASA MADRE IN ITALIA

Nome Azienda in Polonia Nome Casa Madre Italiana
FCA POLAND SP Z O O STELLANTIS EUROPE SPA
BREMBO POLAND SP Z O O BREMBO SPA
FCA POWERTRAIN POLAND SP Z O O [ W LIKWIDACJI ] STELLANTIS EUROPE SPA
MARCEGAGLIA POLAND SP Z O O MARCEGAGLIA CARBON STEEL SPA
BITRON POLAND SP Z O O BITRON INDUSTRIE SPA
MA POLSKA S A MA SRL
ICT POLAND SP Z O O INDUSTRIE CARTARIE TRONCHETTI SPA
MARELLI BIELSKO BIALA POLAND SP Z O O MARELLI SUSPENSION SYSTEMS ITALY SPA
SOFIDEL POLAND SP Z O O SOFFASS SPA
BWI POLAND TECHNOLOGIES SP Z O O BWI EUROPE COMPANY LIMITED S.A.

*in ordine di fatturato

TOP 10 AZIENDE IN ITALIA CON CASA MADRE IN POLONIA

Nome Azienda in Italia Nome Casa Madre Polacca
MOWI ITALIA SRL MOWI POLAND S A
MILAREX ITALIA SRL MILAREX SP Z O O
PEPCO ITALY SRL PEPCO HOLDINGS SP Z O O
SOLARIS ITALIA SRL SOLARIS BUS & COACH SP Z O O
FLT & METALS SRL FLT POLSKA SP Z O O
UNIFLEX SRL SELENA FM S A
MAFLOW BRS SRL BORYSZEW S A
VIBERTI RIMORCHI SRL WIELTON S A
TRADE SPA ASM GROUP S A
POJAZDY SZYNOWE PESA BYDGOSZCZ SPOLKA AKCYJNA POJAZDY SZYNOWE PESA BYDGOSZCZ S A

*in ordine di fatturato


FONTI

All Market Monitors Standard D&B, Country Risk D&B, Studio Pagamenti Cribis D&B, Wikipedia, Treccani, https://european-union.europa.eu, www.infomercatiesteri.it, www.fiscooggi.it, www.misterfisco.it, Haver Analytics/Dun & Bradstreet, Haver Analytics/World Bank.